Al figlio a cui non viene concessa la possibilità di crescere accollandosi autonomamente il rischio di sbagliare, di fallire e di cadere, non verrà nemmeno insegnato come gestire il dolore della separazione, come rimediare ai propri errori e come fare a rialzarsi dopo un fallimento.
I genitori che fanno fatica a promuovere le capacità di svincolo dei loro figli faranno, dal canto loro, probabilmente fatica in futuro nel comprendere ed accettare la fisiologica necessità di confini tra il proprio nucleo familiare e quello che il figlio andrà a creare, quanto nel gestire l’uscita dalla famiglia di origine del figlio in maniera serena, senza percepirla come “un abbandono” o come un “tradimento”. Agnese Fiorino, psicologa clinica.
Un interessante articolo sulla necessità di contribuire alla crescita ed allo sviluppo dei propri figli passando per l'errore e per piccoli e gestibili fallimenti.
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