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DIARIO DELLA LETTO – SCRITTURA SECONDO MESE

DIARIO DELLA LETTO – SCRITTURA
a cura dell'ins. Catia Eusepi
SECONDO MESE -  DAL GENERALE AL PARTICOLARE
OSSERVARE
OBIETTIVI:
  • cogliere somiglianze e differenze in oggetti concreti, figure, parole;
  • discriminare “pezzi” uguali all’interno di parole note, non necessariamente coincidenti con le sillabe;
  • individuare “pezzi” di parole note in parole nuove;
  • notare la ricorrenza degli stessi “pezzi” nelle parole;
  • rendersi conto della posizione che i “pezzi” individuati occupano all’interno della parola: all’inizio, al centro, alla fine
  • riconoscere le vocali
  • riconoscere ed elaborare le caratteristiche fonologiche delle parole: lunghezza, suoni iniziali e finali


Durante la lettura dei cartelloni murali realizzati in classe e contenenti le frasi significative costruite con gli alunni, l’insegnante invita i bambini a guardare bene le parole e a segnalare non solo le parole uguali ma anche se ci sono pezzi uguali all’interno delle parole, ad esempio la parola LA ( LA MAESTRA RACCONTA - IL SOLE E LA STELLA) è contenuta anche in altre parole? “Sì, nella parola STELLA e nella parola SCUOLA” dice G.
“Il RE sta anche nella parola prepotente!” dice G. “E pure alla fine di MARE!” aggiunge F. “Maestra ho visto il pezzo TA …”.
Così durante la lettura dei cartelloni murali l’insegnante invita gli alunni a cerchiare con lo stesso colore i pezzi uguali; la stessa cosa verrà fatta sul quaderno.
A questo punto è facile per i bambini individuare pezzi ricorrenti all’interno di parole note e non, così faranno a gara a individuarli qualsiasi cosa venga scritta alla lavagna o vedano in giro, nella data del giorno “Ho visto il pezzo NO di SONO dentro FROSINONE”, “Dentro OGGI c’è GI come il mio nome GIULIO” e così via
Ora la maestra propone il gioco: TROVIAMO LA PAROLA PIU’ CORTA CHE CI SIA. I bambini, ormai abituati ad osservare, non hanno difficoltà ad individuare nelle frasi dei cartelloni murali le parole costituite da una sola lettera: A (...A SCUOLA…),I (I NONNI)E (IO E PEPE…) quindi si propongono frasi nelle quali sia facile e possibile isolare le vocali, l’occasione viene data dal personaggio del libro di testo, PEPE, il pappagallino che la maestra ha portato a scuola e che, legato ad un filo, vola sulle teste dei bambini, si ferma ad incoraggiare i più lenti, si lascia accarezzare e strapazzare



Una volta isolate le vocali viene rinforzata la conoscenza dei grafemi e l’uso dei fonemi attraverso giochi (gioco della paletta contenente E, della mano tatuata con A, ecc…) canzoncine (La canzone delle vocali), filastrocche e storie come questa, sfruttando anche i suoni onomatopeici:



SCOMPORRE E RICOMPORRE PER CREARE PAROLE NUOVE
OBIETTIVI:
  • riconoscere ed elaborare le caratteristiche fonologiche delle parole: lunghezza, suoni iniziali e finali, fusione, segmentazione
  • dividere in sillabe parole note prima a livello fonologico, poi a livello grafico
  • usare sillabe note per costruire parole nuove
  • rilevare assonanze e somiglianze sonore
  • costruire semplici frasi con le parole nuove
Dopo aver esercitato la scomposizione delle parole in pezzi attraverso giochi fonologici anche on line e con supporto audio si propone l’attività: TAGLIAMO IL CONTADINO

Ogni alunno riceve la striscia con la parola CONTADINO in stampato maiuscolo, tutti insieme si legge attentamente la parola, si individuano i pezzi già noti: TA - NO quindi si divide la parola in pezzi a livello vocale, battendo le mani e contando i pezzi; a questo punto tutti, contemporaneamente, maestra compresa che ha una striscia più grande e visibile, tagliano la striscia secondo la cadenza sillabica recitata CON - TA - DI - NO.
Sul banco i pezzi vengono mescolati per poi ricomporre la parola.
A questo punto la maestra chiede: “Possiamo costruire parole nuove, diverse dalla parola CONTADINO con questi pezzi? Potete usare quelli che volete, come volete, provate!”.
Dalla discussione comune, dai tentativi che a volte danno parole inesistenti che mvengono comunque apprezzate, nascono le nuove parole sulle quali ognuno ha qualcosa da dire; tutti vengono ascoltati cercando di rispettare il turno di parola.
Con le nuove parole è possibile pensare e scrivere nuove frasi come questa:

Ed è possibile scrivere nuove parole con i pezzi noti



GIOCARE CON LE SILLABE PER OTTENERE PAROLE VERE O FALSE
OBIETTIVI:
  • operare il cambio della vocale nella sillaba
  • riconoscere le parole dalle non parole
  • costruire parole e non parole
  • intuire il valore del NON
  • formulare ipotesi di lettura
  • distinguere le vocali dalle consonanti
  • riconoscere e leggere semplici frasi
La maestra racconta la storiella delle cinque sorelle vocali che si fanno i dispetti e, come fanno spesso i bambini che si urtano e si spingono per prendere il posto dell’altro, così vanno a trasformare le parole con i loro scherzetti.
Il cambio della vocale nella sillaba finale della parola CONTADINO produce le seguenti parole ( vere/false) e permette di individuare le sillabe NA - NE - NI - NO - NU

Non si potrà fare a meno di notare che NO è una parola importante per i bambini e che il suo uso trasforma le frasi. Il nostro amico PEPE ha paura dell’orso allora la maestra chiede (considerato il discorso sull’amicizia iniziato il primo giorno di scuola) “Pepe e orso sono amici?” “Nooo!” rispondono in coro i bambini. “Allora che frase possiamo dire?”
“PEPE E ORSO NON SONO AMICI”,allo stesso modo tante frasi note possono cambiare di significato usando NON

Allo stesso modo si può operare il cambio della vocale nella sillaba finale della parola SOLE per ottenere parole nuove (vere/false) e le sillabe LA - LE - LI - LO - LU; oppure nella sillaba iniziale SO per ottenere le sillabe SA - SE - SI - SO - SU e così via.



Ora che il lavoro di analisi è giunto al fonema singolo i bambini possono “giocare” con i singoli suoni, riprodurli facendo attenzione alla posizione delle labbra, della lingua; rendendosi conto della sorgente del suono e di come viene emesso ( giochi di mimica, riproduzione di suoni allo specchio)

Mimica e fisicità risultano molto utili anche per facilitare la lettura delle sillabe inverse: giochiamo ad essere vocali e consonanti, spostiamoci e…

IL DETTATO MUTO
I bambini continuano a cimentarsi nel dettato muto di frasi contenenti per lo più le sillabe via via individuate. Le frasi contengono ora parole note e parole nuove che i bambini cominciano a leggere autonomamente; quando è possibile la maestra scrive due parole insieme e le cancella entrambe prima della scrittura da parte degli alunni. Quindi le frasi vengono corrette e rilette collettivamente ed individualmente, all’occorrenza illustrate; vengono cerchiati i pezzi richiesti all’interno delle parole.

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