Il pentolino di Antonino
Un modo diverso di vedere il mondo. Insieme possiamo renderlo più accogliente per tutti!
Antonino, il protagonista della storia, un giorno ha ricevuto in testa un pentolino, e da quella volta lui non è più come i suoi compagni: la vita si fa complicata perché la gente lo vede diverso, e perché quel pentolino gli è d’ostacolo nel fare le cose di tutti i giorni.
Per fortuna un giorno Antonino incontra una persona speciale in grado di tirarlo fuori dal suo pentolino, di ascoltarlo, di prestargli attenzione e di aiutarlo a convivere con il suo pentolino. Anzi, gli mostra che anche lei ne ha uno: perché tutti in fondo, abbiamo qualcosa che ci rende la vita più difficile.
Visione e riflessione guidata
Obiettivo: sensibilizzare circa le differenze, l’inclusione, il valore dell’ascolto.
Procedura:
Fai vedere il video o leggere insieme il testo.
Dopo la visione/lettura: porre domande aperte insieme:
- “Cosa significa avere un pentolino?”
 - “Come si sente Antonino?”
 - “Chi gli è vicino e come lo aiuta?”
 - “Tutti noi, in fondo, abbiamo qualcosa che ci rende “diversi” o affrontiamo situazioni che gli altri non vedono?
 
Cartellone collaborativo “Io tolgo il pentolino”
Obiettivo: costruire un simbolo fisico e visivo dell’impegno della classe contro il bullismo e a favore dell’inclusione.
Materiali: grande foglio da cartellone, pennarelli, sagome di “pentolini” (cartoncino), adesivi, pennarelli.
Procedura:
- Prepara una sagoma di pentolino (oppure chiedi ai bambini di disegnarla).
 - Ogni alunno scrive sul proprio pentolino una “cosa che a volte pesa” (una difficoltà , una emozione difficile, un momento in cui mi sono sentito escluso, o un’azione di cui sono stato testimone).
 - Incollare il pentolino sul cartellone e accanto scrivere o disegnare “Come vorrei che fosse” (cioè: cosa posso fare/come posso aiutare).
 - Il titolo del cartellone potrebbe essere: “Un pentolino alla volta, costruiamo una classe accogliente”.
 - Appendere il cartellone in aula o in un spazio visibile della scuola: è un impegno visivo della classe verso il rispetto.
 
Gioco di ruolo: “Rimuovo il pentolino”
Obiettivo: far vivere concretamente e in modo condiviso situazioni di bullismo, indifferenza, intervento, supporto.
Procedura:
- Preparare alcuni cartoncini con scenari brevi: ad esempio
 - “Un compagno viene escluso dal gruppo durante la ricreazione”.
 - “Un messaggio offensivo viene inviato su un gruppo chat della classe”.
 - “Un bambino ha una disabilità e viene gestito come un peso dal gruppo”.
 - “Un osservatore vede, ma non interviene”.
 
- Dividi gli alunni in piccoli gruppi (3-4). Ogni gruppo pesca uno scenario e prepara un mini-sketch (2-3 minuti). Nel loro sketch devono: mostrare cosa succede, come reagiscono i protagonisti, e come si può rimuovere il “pentolino” (cioè l’effetto negativo) intervenendo positivamente.
 
Dopo ogni sketch, apri con la classe una discussione guidata:
Qual è stato il “pentolino” della situazione?- Chi ha potere di togliere il pentolino?
 - Cosa ha funzionato? Cosa avresti fatto diversamente?
 - Come si applica nella nostra classe / scuola?
 - Questa attività può essere svolta in 4ª e 5ª con più autonomia degli alunni, in 3ª con guida più stretta.
 
Cyber-versione: “Il pentolino digitale”
Obiettivo: collegare la metafora del pentolino alle difficoltà relazionali nel mondo digitale (chat, social, giochi).
Procedura:
- Introdurre il tema del cyberbullismo: cosa cambia rispetto al bullismo “in presenza”.
 
- Proponi una riflessione: “Se sul nostro capo c’era un pentolino fisico, nel mondo digitale a volte abbiamo un pentolino invisibile: messaggi, commenti, esclusioni online…”
 
- Attività : prepara una griglia o un foglio dividendo in due colonne: “Pentolino offline” e “Pentolino online”. Gli alunni, a coppie, scrivono esempi reali o immaginari per ciascuna colonna (es: “Mi deridono nel cortile” / “Mi taggano in un meme brutto”, “Non mi permette di entrare nel gruppo chat” / “Ricevo commenti cattivi su un post”).
 
- Poi chiedi: “Cosa si può fare per togliere il pentolino online?” → suggerimenti: parlare con qualcuno di fiducia, segnalare, non condividere contenuti, essere alleato di chi è vittima.
 
- Potresti aggiungere un piccolo “Coding challenge” (dato che insegni tecnologia): costruire insieme una “mappa di decisione digitale” (flow-chart) che aiuti un alunno a decidere cosa fare se vede o subisce cyberbullismo (es: “Ricevo un messaggio cattivo” → “Parlo con l’insegnante / genitore” oppure “Blocco e segnalo” etc.). Puoi usare una piattaforma digitale come Google Slides o creare in Canva un percorso visivo interattivo.
 
Creazione di “Carte-azione” della gentilezza
Obiettivo: trasformare l’impegno contro il bullismo in piccole azioni concrete e quotidiane.
Materiali: fogli A4, cartoncino, stampabili per impaginare le carte.
Procedura:
Preparare 20-30 carte-azione, ad esempio:
“Io sto accanto a chi è solo nel gruppo”- “Invio un messaggio gentile a un compagno oggi”
 - “Segnalo a un adulto se vedo un commento brutto online”
 - “Chiedo scusa se ho fatto qualcosa che ha ferito”
 - “Creo un piccolo gruppo di gioco includendo chi è escluso”
 - Stamparle e distribuirle in un sacchetto o scatola. Ogni alunno tira fuori una carta ogni giorno (o settimana) e cerca di compiere quell’azione.
 - Si potrebbe collegare questo al cartellone “pentolino”: ogni azione compiuta viene segnata con uno “stick” o un adesivo su una scala che va da “pentolino pieno” a “pentolino vuoto”. L’obiettivo della classe: togliere insieme tanti pentolini.
 
Procedura:
Dividere la classe in piccoli gruppi. Ogni gruppo crea una parte del manifesto:
Titolo (es: “Classe 4B – Insieme contro il bullismo”)
Immagine centrale: ad esempio il pentolino che viene tolto, oppure silhouette di bambini che aiutano un compagno.
Tre regole o impegni della classe (es: “1. Accogliamo ogni compagno, 2. Parliamo quando vediamo qualcosa che non va, 3. Usciamo dal silenzio anche online”).
Uno slogan semplice.
Esporre il manifesto nel corridoio, nelle aule, magari condividerlo in formato PDF anche con le famiglie.
Possibile abbinare un piccolo “impegno personale”: ogni bambino firma (o appone l’impronta) accanto al manifesto per sottoscrivere l’impegno.
Obiettivo: coinvolgere famiglie e comunità scolastica nella lotta al bullismo/cyberbullismo.
Procedura:
- Preparare una scheda-invito per i genitori: “La nostra classe si impegna per la Giornata contro il Bullismo e Cyberbullismo – ecco come”.
 Puoi includere un breve riassunto del lavoro fatto (video + cartellone + carte-azione + manifesto) e un elenco di suggerimenti per casa: p
arlare con i figli del “pentolino” che possono avere.- Stimolare l’uso responsabile dei dispositivi digitali.
 - Essere modelli di gentilezza e solidarietà .
 - Organizzare un momento di condivisione (anche virtuale) con genitori: proiettare il video, mostrare i cartelloni e i manifesti, chiedere riflessioni.
 - Possibile anche preparare insieme un mini-questionario (anche online) per raccogliere idee dai genitori su come supportare i figli.
 
Obiettivo: valorizzare il lavoro, renderlo visibile e farne memoria.
Procedura:
- Includere tutte le schede, poster, manifesti, foto dei lavori degli alunni in un fascicolo PDF
 - Condividere con la scuola, colleghi, famiglie, magari pubblica un post per mostrare l’impegno della classe.
 - Prevedere uno spazio di “feedback” con gli alunni: cosa è piaciuto? Cosa hanno imparato? Cosa vorrebbero cambiare?
 - Conservare il cartellone e le carte-azione: potranno essere richiamati in altre giornate o durante il percorso dell’anno.
 


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