Conversazioni matematiche e percorso didattico
La matematica fa davvero così paura? No, non fa paura, se si guarda al mondo con occhi diversi e curiosi, liberi da preconcetti e stereotipi, che permettono di vedere ciò che ci circonda sotto una nuova luce
matematica-senza-paura
Spesso in classe con gli alunni ci soffermiamo in vere e proprie conversazioni matematiche in cui i bambini spontaneamente raccontano e riflettono su luoghi, situazioni, esperienze in cui hanno colto la matematica nella quotidianità .
Qualcuno mi dice che l'ha trovata nei passi della danza sportiva, qualcuno nel ciambellone preparato con la nonna, qualcun altro nella musica ascoltata.
Non c’è dubbio che a chi osserva con un po’ d’attenzione, la matematica si rivela anche in un passeggiata nel bosco, mentre si fa la spesa al supermercato o mentre si riempie la lavatrice del bucato.
E' con questo sguardo sul mondo che ci siamo incamminati in questo viaggio che ci porta dal contare al misurare, passando per ricette e campi sportivi, palestre e piste da ballo, scoprendo che la matematica è dappertutto.
Il nostro percorso riserva tanta importanza al
calcolo mentale tanto per cominciare, o meglio, alla ricerca di
strategie utili per calcolare esempi
Le divisioni arriveranno (
NOI LA DIVISIONE LA FACCIAMO COSI'), intanto non accontentandoci di arrivare alla soluzione, testiamo varie strategie, provando a spiegare il perché di certe scelte più o meno convenienti, trascorriamo le ore impegnati nelle nostre conversazioni matematiche, vivendo insieme forse la vera essenza del fare matematica.
Commettiamo errori, tutti, compresa la maestra che ricorda sempre ai bambini di controllare ciò che ha scritto, ci correggiamo, troviamo errori sui libri e ragioniamo sul possibile intervento sul testo; ci poniamo domande anche intorno alle indagini statistiche proposte dal libro, che a volte sono un po' imprecise nella descrizione dei campioni di indagine, aprendo ad altri possibili scenari.
In quest'ultimo caso cogliamo l'occasione per confrontarci ancora su possibilità e impossibilità , certezze e incertezze, probabilità .
Anche per le attività di costruzione del nome dei numeri procediamo per osservazione e ragionamento scoprendo che non è necessario imparare infiniti nomi per infiniti numeri ma che il nome di un numero si costruisce sempre con le stesse regole. Infatti, come per la composizione delle parole, anche la formazione della numerazione scritta segue delle regole perché il nostro sistema di numerazione è ricorsivo, si arriva a 10 e si ricomincia.
Una stessa cifra rappresenta un numero 10 volte più grande, se è posta nella seconda colonna verso sinistra, piuttosto che se è nella colonna delle unità ; 10 volte più grande ancora, se è posta nella terza colonna e via di seguito, come osservato sulla tavola dei primi cento numeri scritti in cifre.
Non solo, ma gli stessi spostamenti sulla tavola dei primi cento numeri, permettono di cogliere attraverso osservazioni e riflessioni:
·le operazioni e le loro proprietÃ
·gli operatori additivi
·le strategie di calcolo mentale
·la regolaritÃ
Nel percorso sulle tabelline utilizziamo il ragionamento sulla tavola pitagorica
su doppi e metà , osservazioni su decine e unità , numeri pari e dispari, sequenze che si ripetono, moltiplicazioni diverse che danno stessi prodotti, commutazione di fattori...e tanti strumenti diversi
In tutto ciò le conversazioni matematiche costituiscono un processo collaborativo in cui il pensiero, le strategie e le idee dei bambini vengono discusse, condivise e/o scambiate. L'uso del dialogo matematico in classe può aiutare a rivelare la comprensione e le incomprensioni dei bambini.
Può sostenere l'apprendimento della matematica rafforzando la memoria e sviluppando le abilità sociali,
permette di:
- sviluppare la capacità di
comunicare e discutere, di argomentare in
modo corretto, di comprendere i punti di vista
e le argomentazioni degli altri
- promuovere un processo logico creativo che,
più o meno consapevolmente, viene messo in atto
nella vita quotidiana per affrontare e risolvere
problemi
- educare ad agire consapevolmente, poiché tramite tale
strategia si apprende ad affrontare le
situazioni in modo analitico, scomponendole nei
vari aspetti che le caratterizzano e pianificando
per ognuno le soluzioni più idonee.
Affinché l’intervento educativo sia efficace è di fondamentale
importanza l’atteggiamento dell’insegnante che pone costante
attenzione all’uso di termini appropriati, non anticipa soluzioni,
ma stimola continuamente il ragionamento dei bambini.
Nel nostro percorso c'è spazio anche per le attività di calcolo scritto
• Numerazioni scritte.
• Incolonnamento di operazioni.
• Posizionatura di riporti
• Posizionatura di prestiti.
• Direzione spaziale del calcolo.
• Senso spaziale del calcolo.
• Tavola delle moltiplicazioni.
• Conteggio di addizioni o sottrazioni. • Comprensione dello zero in numeri.
e di comprensione del testo di problemi
• Comprensione generale del testo.
• Traduzione dei dati verbali in dati numerici (un paio, due coppie,
mezza dozzina...).
• Comprensione sequenziale di domande.
• Isolamento di dati inessenziali.
• Pianificazione del processo di risoluzione di problemi
LE DIFFICOLTA' CHE SI POSSONO RISCONTRARE (a cura dell'Università di Macerata)
- MOVIMENTO COORDINAZIONE DISTURBATI
- DIFFICOLTA’ NELLA PIANIFICAZIONE
- SMARRIMENTO
NELL’ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPO
- DIFFICOLTA’ MEMORIA SEQUENZIALE
- SMARRIMENTO
LENTEZZA ESECUTIVA
- ERRATA FLUIDITA' NEL CALCOLO
- DISLATERALITA'
- DISTURBO IN
SEQUENZE E SUCCESSIONI
Cosa fare per il bambino?
Sollecitarlo, a scuola, in famiglia, a molteplici e varie
esperienze nei seguenti ambiti:
- MOTRICITA’
- ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
- ORGANIZZAZIONE TEMPORALE
- GRAFO-MOTRICITA’
- DISCRIMINAZIONE AL COLPO D’OCCHIO
- MANIPOLAZIONE DI FIGURE GEOMETRICHE
- CONSEGNE PLURIME
- GIOCHI SPAZIO-TEMPORALI E NUMERICI
- MUSICA
Infine se si sospetta una discalculia la mappa a cura dell'Università di Macerata
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