Alleniamoci sulla linea del tempo
La ricostruzione di un avvenimento del passato deve rispondere, prima di tutto,
all’esigenza di collocare un evento, un fenomeno, un personaggio nel tempo e
nello spazio.
La domanda preliminare cui è necessario rispondere è quindi:
quando? dove?
Sul quando
In storia è importante sapersi destreggiare con le coordinate temporali: una volta fissata la cronologia degli eventi
e stabilita la corretta sequenza, si può passare ad analizzare i dati ed elaborare una sintesi critica.
Ma la successione temporale (datazione) necessita di unità di grandezza, punti di
riferimento, linearità .
Quali sono le unità di misura del tempo?
giorni (formati da 24 ore), mesi (in media, 30 giorni), anni (12
mesi), lustri (5 anni), decenni (10 anni), secoli (100 anni) e, infine, millenni (10 secoli, ovvero 1000 anni).
Una data storica può essere riportata a tre ordini di grandezza principali:
anno, secolo, millennio, dove l’indicazione dell’anno è espressa tramite
numeri arabi (a indicarne il valore cardinale, ossia la quantità ), quella di secoli e
millenni in numeri romani (a indicarne il valore ordinale, ossia la sequenza)
Nel
mondo occidentale, inoltre, è in uso il riferimento alla nascita di Cristo, convenzionalmente posto in anno 0: le date successive all’anno 0 sono indicate come
‘dopo Cristo’ (d.C.) e si calcolano in ordine crescente (14 d.C., 15 d.C., 200 d.C.,
etc.); quelle che lo precedono con ‘avanti Cristo’ (a.C.) e si calcolano in ordine decrescente (200 a.C., 199 a.C., 90 a.C., 14 a.C., etc.).
Questa modalità di conteggio ricalca il principio dei numeri interi negativi/positivi posti su una retta immaginaria,
avente per centro il numero 0 e un andamento crescente da sinistra verso destra
(numeri positivi) e decrescente da destra verso sinistra (numeri negativi).
La linea del tempo permette di comprendere:
• la cronologia dei fatti storici, cioè la loro successione temporale;
• la contemporaneità dei fatti storici, cioè quali sono i fatti avvenuti contemporaneamente;
• la durata di un fatto storico, cioè il tempo trascorso tra l'inizio e la fine del fatto storico.
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