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Studiare

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Come studiare con successo?
Risposte e e indicazioni dalla pagina
di Paolo Fabiani


I TRE PILASTRI DELL’APPRENDIMENTO

Per studiare in maniera efficace dobbiamo sempre ripetere concentrandoci sul significato. Quando non si apprende vuol dire che uno o più di questi elementi è venuto meno: 

* 1) RIPETIZIONE.
Le nozioni apprese vanno sempre ripetute più volte e a distanze di tempo via via crescenti affinché vengano fissate nella memoria. Quando ripetiamo cerchiamo di definire sempre con parole differenti ciò che memorizziamo. 

* 2) CONCENTRAZIONE. Ripetere a pappagallo, o ascoltare qualcosa senza concentrarsi su di essa non consente al cervello di elaborare nessun input. Di fatto, non prestare attenzione a un’informazione è come non averla mai ricevuta. 

* 3) SIGNIFICATO.
Il significato di ciò che ripetiamo deve essere sempre ben presente e ben compreso. Cerchiamo di dare sempre un significato preciso a quel che stiamo studiando. Se non è chiaro nel libro che stiamo studiando, cerchiamolo altrove.


Per essere ben ricordate le nozioni vanno ripetute:

1) a intervalli crescenti (ad esempio dopo un’ora, dopo un giorno, dopo due giorni ecc.);
2) in maniere sempre diverse variando i termini e le modalità di esposizione degli argomenti;
3) collegandole sempre a concetti, idee e sentimenti differenti.


Quando ripeti qualcosa che stai studiando: 

1) Prima ripeti con il libro aperto (riconoscimento);
2) poi ripeti una seconda volta guardando gli appunti (rievocazione seriale e/o guidata); 
3) infine ripeti senza supporti o aiuti (rievocazione libera). 

E, se prendi degli appunti, ad ogni ripasso migliorali.


Per imparare devi ripetere le cose più volte, ma non sempre nello stesso ordine. La prima volta ripeti gli argomenti nello stesso ordine in cui sono nel libro di testo. Poi però cerca di cambiare ordine e sequenza nella ripetizione ed esposizione dei concetti. 

Cambiare ordine ai concetti implica una rielaborazione profonda dei contenuti, una capacità di adattare, modellare, riformulare le idee in considerazione del contesto che cambia. 

È capitato a tutti, da studenti, di essere interrogati e, lì per lì, di non saper rispondere. Poi, una volta che il/la prof. ci svelava la risposta pensavamo: “Sì, ma questa la sapevo!”. 

Accade così perché in fase di studio non avevamo adeguatamente riformulato i concetti e, se non ci venivano chiesti nel modo in cui li avevamo memorizzati, non li sapevamo collegare alla domanda.


LE PAROLE SI IMPARANO USANDOLE

Il miglior modo per imparare una parola nuova (sia nella propria lingua che in una straniera) non è utilizzare tecniche di memorizzazione astruse, bensì utilizzarla più volte. Conviene sfruttare due stratagemmi. 

1) Contesto significativo. A volte può esser sufficiente anche creare due o tre frasi nuove inserendo la parola desiderata per memorizzarla definitivamente. Altre volte può esser necessario un numero di ripetizioni maggiore. L’importante è creare frasi significative, cioè che ci “dicano” qualcosa di interessante o rilevante. 

2) Pronuncia. Quando si studia una lingua straniera oltre a creare frasi, possiamo anche concentrarci ad impararne la pronuncia. Attivando maggiori connessioni neurali, esercitarsi sulla pronuncia aumenta la possibilità di ricordare una parola in lingua.

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