Materiali didattici per le attività matematiche, gruppo B
Materiali utilizzati con i bambini
Scopriamo insieme alcune attività che si possono realizzare con l'utilizzo di questo materiale dalla classe prima alla quinta, con attività che crescono in complessità e coinvolgimento.
1. I dadi: probabilità, calcolo e gioco
Classi prime e seconde:
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Conta i punti: lancia un dado, riconosci il numero e costruisci la quantità con materiale (palline, tappi, blocchi).
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Somma e confronto: lancia due dadi, somma o confronta le quantità. Vince chi ha il numero maggiore o minore.
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Dado delle operazioni: un dado con i simboli +, −, ×, ÷ per comporre e risolvere semplici operazioni.
Classi terze, quarte e quinte:
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Dado delle probabilità: riflessione su eventi certi, probabili o impossibili.
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Giochi di strategia: con dadi a più facce (8, 10, 12, 20), per introdurre la moltiplicazione, il calcolo del doppio e del triplo, oppure per creare sequenze numeriche complesse.
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Dadi narrativi matematici: ogni faccia del dado indica un elemento per costruire un problema da risolvere.
Numeri magnetici
Classi prime e seconde:
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Costruzione del numero: si compongono quantità con cifre singole e si associano ad oggetti reali o immagini.
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Ordinamento e confronto: i bambini dispongono i numeri su una linea magnetica, li confrontano, li spostano per creare sequenze crescenti o decrescenti.
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Composizione e scomposizione: con le cifre magnetiche si costruiscono numeri a due cifre, si riflette sul valore posizionale e si manipolano le unità e le decine.
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Operazioni in movimento: si costruiscono e modificano addizioni o sottrazioni sulla lavagna magnetica, rendendo visibile ogni passaggio.
Classi terze, quarte e quinte:
- Raggruppamenti e classificazione: I bambini possono raggruppare i numeri in base alle loro caratteristiche (pari, dispari, multipli, ecc.) e classificarli in base a criteri diversi.
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Composizioni complesse: si compongono numeri con centinaia, migliaia, componendoli in modo visivo e concreto.
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Problemi collaborativi alla lavagna: gruppi di bambini costruiscono operazioni, confrontano risultati, sperimentano strategie di calcolo e ragionamento, costruiscono equazioni
2. Listelli forati e puzzle di tessere colorate: geometria intuitiva e composizione
I listelli forati sono strumenti didattici ideati all'interno del percorso di geometria intuitiva promosso da Emma Castelnuovo. Si tratta di listelli rigidi con fori equidistanti, utilizzabili per costruire segmenti, linee spezzate, figure geometriche, ma anche per introdurre il concetto di misura, angolo, perimetro. Lavorare con i listelli significa manipolare e visualizzare, costruire concetti partendo dall’osservazione e dalla sperimentazione diretta.
Classi prime e seconde:
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Costruzione di segmenti: i bambini esplorano la lunghezza attraverso il conteggio dei fori, confrontano, ordinano, misurano in modo concreto.
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Linee dritte o curve?: si esplora la differenza tra linea retta, spezzata, curva utilizzando i listelli e fili di lana.
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Composizione di figure: abbinando i listelli alle tessere geometriche colorate, i bambini iniziano a riconoscere forme piane, lati, angoli e simmetrie.
Classi terze, quarte e quinte:
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Costruzione e classificazione di poligoni: i listelli permettono di costruire figure regolari e irregolari, confrontare lunghezze, osservare proprietà.
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Misura del perimetro: si calcola contando i fori o misurando direttamente i lati costruiti.
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Introduzione agli angoli: unendo due listelli con un perno si ottiene un goniometro concreto, utile per esplorare l’apertura degli angoli in modo dinamico.
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Trasformazioni geometriche: i bambini esplorano rotazioni, simmetrie, traslazioni manipolando concretamente le figure
Classi prime e seconde:
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Composizioni guidate: i bambini posizionano i quadrati seguendo modelli forniti, sviluppando orientamento spaziale e precisione.
Figure uguali, forme diverse: si confrontano configurazioni che occupano lo stesso numero di quadretti ma hanno forma diversa, introducendo il concetto di equiestensione.
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Crea il tuo disegno: attività di libera composizione con i quadrati, per potenziare creatività e riconoscimento di forme e posizioni.
Classi terze, quarte e quinte:
Equiestensione ed equivalenza: si riflette su figure diverse composte dallo stesso numero di quadrati, introducendo le prime idee di area.
Simmetrie e rotazioni: si osservano e ricostruiscono figure simmetriche rispetto a un asse, o ruotate di 90°, 180°, 270°.
Tassellazioni e pattern: i quadrati vengono utilizzati per costruire pavimentazioni regolari e osservare la ripetizione di moduli.
Coding geometrico: si descrivono le figure utilizzando codici (es. posizione, colore, sequenza), promuovendo linguaggio, logica e astrazione.
👉 Lavorare con i quadrati su reticolo consente ai bambini di vedere la matematica nello spazio, di ragionare con le mani e di sviluppare un pensiero visivo-logico.
Puzzle con tessere colorate puoi trovarlo qui 👉puzzle-su-reticoli
3. Il Tangram: geometria, logica e creatività
→ Sviluppo del pensiero spazialeIl Tangram è un puzzle geometrico, un antico puzzle cinese. Dal punto di vista educativo, il Tangram aiuta nell’insegnamento della geometria sviluppando:
- le conoscenze geometriche
- il ragionamento
- l’immaginazione geometrica.
- figure geometriche, loro dimensione e posizione nello spazio
- una forma data in differenti posizioni spaziali
- cambi di forme in dimensione, struttura, ecc.
- una forma nello spazio dalla sua proiezione piana ed una descrizione verbale
- una rappresentazione piana di una data figura dello spazio.
Classi prime e seconde:
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Ricostruzione guidata di figure semplici partendo dai 7 pezzi base (i "tan").
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Gioco delle ombre: riconoscimento visivo delle sagome da ricomporre.
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Storie illustrate: il tangram diventa protagonista di una narrazione da ricostruire scena per scena.
Classi terze, quarte e quinte:
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Sfide geometriche: "quante figure diverse puoi creare usando solo 4 pezzi?".
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Rotazioni e simmetrie: uso del tangram per riflettere, ruotare e confrontare forme.
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Area e perimetro: esplorazione del concetto attraverso la ricomposizione delle stesse superfici con forme differenti.
4. Carte tipo UNO: operazioni, strategie e attenzione
Il gioco delle carte "UNO" è già familiare a molti bambini, per questo si presta bene a una trasformazione didattica.
La mia versione personalizzata si adatta a vari obiettivi e gradi.
Classi prime e seconde:
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Abbinamenti per colore o numero: ottimo per rinforzare il riconoscimento di quantità, colore e simboli.
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Carte + e −: introduzione alle operazioni in modo ludico, con penalità e bonus.
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Carte "salta turno" o "inverti": perfette per lavorare sull’attenzione, l’attesa, il rispetto del turno.
Classi terze, quarte e quinte:
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Operazioni con esiti mirati: per giocare bisogna abbinare una carta che, sommata o moltiplicata alla precedente, dia un risultato definito (es. 24).
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Primo chiama…: una variante in cui il giocatore dichiara un numero, e gli altri devono giocare carte che siano divisori o multipli.
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Logica e strategia: carte con condizioni (gioca solo se il tuo numero è maggiore di quello sul tavolo; salta il turno se non hai una somma pari).
Perché usare questi materiali?
Perché la mente del bambino impara attraverso il fare, il toccare, il vedere, il muovere.
Perché giocare non è solo divertimento: è organizzare il pensiero, affinare strategie, prendere decisioni, collaborare, riflettere sull’errore.
E perché spesso un semplice dado, una tessera colorata o una carta da gioco possono far scoccare la scintilla che trasforma un concetto astratto in un’idea chiara e viva.
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