Laboratori di dicembre
Arte e tecnologia
Animiamo il disegno
“Dal foglio allo schermo: diamo vita ai nostri disegni”
- Discipline coinvolte
- Tecnologia
- Arte e immagine
- Educazione digitale
- Italiano (narrazione e descrizione)
Obiettivi di apprendimento
- Comprendere che un’immagine può diventare oggetto digitale animato.
- Sperimentare un semplice processo di animazione assistita dall’IA.
- Riconoscere la relazione tra disegno, movimento e narrazione.
- Utilizzare strumenti digitali in modo guidato e consapevole.
- Collaborare e rispettare regole nell’uso delle tecnologie.
Trasformare i disegni dei bambini e gli schizzi in animazioni
Progettazione del personaggio (offline)
Ogni alunno progetta un personaggio a figura intera, seguendo alcune regole:
Corpo ben visibile (testa, tronco, braccia, gambe)
Linee marcate
Niente oggetti staccati dal corpo
Nome del personaggio
Emozione principale
Che movimento potrebbe fare?
Fotografa o scansiona il disegno.
Carica l’immagine su Animated Drawings.
Segui insieme alla classe i passaggi guidati:
ritaglio automatico
posizionamento dei punti del corpo
s dell’animazione
👉 Questa fase è ideale da svolgere a piccoli gruppi o in modalità dimostrativa con la LIM.
Osservazione e analisi
Dopo l’animazione:
Il movimento è coerente con il disegno?
Che cosa cambia rispetto all’immagine ferma?
Il personaggio comunica un’emozione?
Introdurre in modo semplice il concetto di: movimento artificiale, intelligenza artificiale come strumento
Fase 4 – Rielaborazione narrativa
Ogni alunno scrive o racconta oralmente:
Chi è il personaggio
Dove si trova
Che cosa sta facendo mentre si muove
Possibile consegna:
“Prima era un disegno fermo, ora può raccontare una storia perché…”
Educazione civica digitale
Breve riflessione guidata:
L’IA crea da sola o segue le nostre indicazioni?
Perché è importante usare questi strumenti in modo corretto?
Differenza tra creatività umana e supporto tecnologico
Caricare un disegno di un personaggio, facendo attenzione che “le braccia e le gambe non si sovrappongono al corpo” e che il disegno sia realizzato su un foglio di carta bianco (senza strappi o segni di altro genere).
Progettazione del personaggio (offline)
Ogni alunno progetta un personaggio a figura intera, seguendo alcune regole:
Corpo ben visibile (testa, tronco, braccia, gambe)
Linee marcate
Niente oggetti staccati dal corpo
Nome del personaggio
Emozione principale
Che movimento potrebbe fare?
Digitalizzazione e animazione
Fotografa o scansiona il disegno.
Carica l’immagine su Animated Drawings.
Segui insieme alla classe i passaggi guidati:
ritaglio automatico
posizionamento dei punti del corpo
s dell’animazione
👉 Questa fase è ideale da svolgere a piccoli gruppi o in modalità dimostrativa con la LIM.
Osservazione e analisi
Dopo l’animazione:
Il movimento è coerente con il disegno?
Che cosa cambia rispetto all’immagine ferma?
Il personaggio comunica un’emozione?
Introdurre in modo semplice il concetto di: movimento artificiale, intelligenza artificiale come strumento
Fase 4 – Rielaborazione narrativa
Ogni alunno scrive o racconta oralmente:
Chi è il personaggio
Dove si trova
Che cosa sta facendo mentre si muove
Possibile consegna:
“Prima era un disegno fermo, ora può raccontare una storia perché…”
Educazione civica digitale
Breve riflessione guidata:
L’IA crea da sola o segue le nostre indicazioni?
Perché è importante usare questi strumenti in modo corretto?
Differenza tra creatività umana e supporto tecnologico
Estensioni possibili
Animare personaggi storici o scientifici
Creare una galleria animata di classe
Collegamento con coding unplugged (sequenze di movimenti)
Animare personaggi storici o scientifici
Creare una galleria animata di classe
Collegamento con coding unplugged (sequenze di movimenti)
https://sketch.metademolab.com/canvas
Geografia
La Terra
realizzazione del modello della Terra con una pallina di polistirolo, con approccio manipolativo, scientifico e cooperativo.
“Costruiamo la Terra: un modello per capire il pianeta”
Geografia
(integrazioni con Scienze, Arte e immagine, Educazione civica)
Obiettivi di apprendimento
Comprendere che la Terra ha forma sferica.
Riconoscere la differenza tra globo e planisfero.
Individuare continenti e oceani.
Introdurre il concetto di modello geografico.
Utilizzare materiali per rappresentare concetti spaziali.
Materiali
Palline di polistirolo (una per ogni alunno o gruppo)
Tempere acriliche o a dito (blu, verde, marrone, bianco)
Pennelli o spugne
Stuzzicadenti o stecchini
Cartoncini per etichette
Carta assorbente, tovagliette protettive
Immagine di riferimento del globo terrestre
Attivazione delle conoscenze
Avvia una conversazione guidata: Com’è fatta la Terra?
Perché sulle mappe sembra “schiacciata”?
Che cosa rappresenta un globo?
Introduci il concetto di modello tridimensionale.
Preparazione della base
Ogni alunno/gruppo:
Osserva la pallina di polistirolo
La colora interamente di blu (oceani)
Lascia asciugare
Discussione:
Perché il blu è il colore predominante?
Disegno dei continenti
Con l’aiuto di un’immagine guida:
tracciare in modo semplificato i continenti
colorare di verde/marrone le terre emerse
aggiungere il bianco nelle zone polari
👉 Sottolineare che il modello non è in scala, ma serve per capire la disposizione degli elementi.
Etichettatura geografica
Con cartoncini e stuzzicadenti:
inserire le etichette con i nomi di continenti ed oceani
Osservare la posizione reciproca
Attività guidata
Quali continenti sono vicini?
Quali sono separati da grandi oceani?
Riflessione metacognitiva
Momento di verbalizzazione
Che cosa ti ha aiutato di più a capire la Terra?
Che differenza c’è tra il globo e una mappa sul quaderno?
Frase-stimolo:
“La Terra è sferica e per studiarla usiamo modelli perché…”
Estensioni possibili
Inserire Equatore e poli con fili colorati
Confronto con il planisfero
Attività di orientamento: destra/sinistra, sopra/sotto
Educazione civica: la Terra come bene comune
Storia
Lo stendardo di Ur
Lo Stendardo di Ur è un capolavoro dell'arte sumera (circa 2500 a.C.), un pannello ligneo intarsiato (lapislazzuli, conchiglie, calcare rosso) scoperto da Leonard Woolley nella necropoli reale di Ur e oggi al British Museum. Presenta due facce principali, la "Pace" e la "Guerra", divise in registri che narrano scene di banchetto reale, processioni e battaglia (carri, soldati, prigionieri), mostrando la vita sociale e militare sumera con un ricco linguaggio visivo e una lettura dal basso verso l'alto.Discipline coinvolte
- Storia
- Arte e immagine
- Educazione civica
- Italiano (comprensione e rielaborazione)
Obiettivi di apprendimento
Comprendere che i reperti archeologici sono fonti storiche.
Analizzare un manufatto antico attraverso l’osservazione guidata.
Conoscere aspetti della civiltà sumera (vita quotidiana, guerra, società ).
Rappresentare informazioni storiche attraverso il linguaggio visivo.
Collaborare in gruppo e rispettare ruoli e consegne.
Materiali
Immagini dello Stendardo di Ur (fronte “guerra” e “pace”)
Scheda di osservazione guidata (strisce, personaggi, azioni, simboli)
Cartoncini, forbici, colla
Pennarelli o matite colorate
Fase 1 – Osservazione guidata (approccio da “storici”)
Mostrare l’immagine dello Stendardo di Ur senza spiegazioni iniziali.
Guida la classe con domande stimolo:
Che cosa vedete?
Quante “fasce” o registri ci sono?
I personaggi sono tutti uguali o diversi?
Che azioni stanno compiendo?
👉 Introdurre ci il concetto di registri narrativi e spiegare che le immagini raccontano una storia senza parole.
Fase 2 – Analisi dei due lati
Gruppo A: lato della guerra
Gruppo B: lato della pace
Ogni gruppo compila una scheda con:
Personaggi presenti
Azioni rappresentate
Indizi di gerarchia (dimensioni, posizione, ruolo)
Che cosa ci dice questa scena sulla società sumera?
Proposta di laboratorio creativo: “Il nostro stendardo”
Ogni gruppo realizza uno stendardo moderno ispirato a quello di Ur, con:
3 registri orizzontali
Scene che raccontano la vita di oggi (scuola, sport, famiglia, cooperazione, conflitti risolti, regole)
Indicazioni:
Niente parole, solo immagini
Figure stilizzate
Attenzione alla posizione e alla dimensione dei personaggi
Condivisione e riflessione
Ogni gruppo presenta il proprio stendardo spiegando:
Che storia ha voluto raccontare
Perché ha scelto quelle scene
Che somiglianze ci sono con lo Stendardo di Ur
Discussione finale:
In che modo le immagini possono raccontare la storia?
Perché lo Stendardo di Ur è una fonte importante?
Altre possibili estensioni
Scrittura di una breve didascalia storica
Confronto con altre fonti iconografiche antiche
Collegamento all’educazione civica: regole, ruoli, pace e conflitto






























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