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La prova dell'addizione









In classe prima abbiamo scoperto attraverso la manipolazione di materiale vario, l'uso di strumenti come la linea del 20 di Bortolato, l'esecuzione di addizioni in tabella, opportunamente progettate, che le addizioni hanno il medesimo risultato anche se non cominciamo a contare dal primo addendo.

Così non è stato difficile comprendere come scambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambi. 

Da qui, capire che svolgendo in entrambi i modi l'addizione avendo lo stesso risultato poteva fornire la garanzia dell'esattezza della somma, è stato davvero facile!
Tuttavia alcuni alunni possono incontrare difficoltà nello scambiare l'ordine degli addendi nelle addizioni in colonna con tre addendi.
Così ho affiancato all'operazione in colonna la prova, guidando il cambio d'ordine degli addendi con delle frecce colorate.

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4 Commenti

  1. In verità, la proprietà commutativa non si configura come prova dell'addizione; semplicemente, la prova dell'addizione è la sua operazione inversa, quindi la sottrazione.

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  2. Salve, grazie per il commento.
    In realtà esistono anche addizioni con più addendi e trattandosi dell'inizio di una classe seconda, è risultato più semplice presentare la prova applicando la proprietà commutativa.
    Ovviamente adesso sono in grado di individuare le operazioni inverse, di svolgere una prova dell'addizione sottraendo più volte o applicando la proprietà associativa e sottraendo la somma di addendi.

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  3. Grazie, tutto molto chiaro e utile, sia per genitori che per alunni.

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