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Pi greco Day, festa della matematica

 Pi greco Day, festa della matematica


Anche se in classe prima, abbiamo voluto anche noi festeggiare questa giornata che abbiamo dedicato alla scoperta di questo numero così importante per la matematica da avere un giorno di festa dedicato: il 14 marzo è il Pi Greco Day, una giornata per celebrare la costante di Archimede con tante iniziative in tutto il mondo, anche in Italia! 

Infatti il 14 marzo di ogni anno, insieme a π, viene ricordato anche Archimede

Per cominciare abbiamo affrontato una riflessione, e in seguito un confronto, sui numeri presenti nella quotidianità ed in particolare sui numeri con la virgola (così per ora li chiameremo), sono numeri che i bambini hanno già incontrato senza rifletterci su (per esempio al supermercato): portarli a riflettere sulla loro esistenza in matematica oltre quella dei numeri naturali, è motivo di curiosità e costituisce il giusto stimolo per iniziare a capire questa speciale giornata.

Ho presentato loro questo numero particolare che si chiama Pi e ho cominciato a scriverlo alla lavagna fin quando lo spazio me lo ha consentito: inutile descrivere lo stupore e la meraviglia dei bambini davanti a un numero che non ha fine anche se già in precedenza avevamo affrontato conversazioni sul concetto di infinito nei numeri che i bambini avevano già colto come possibilità sia nell'infinitamente grande ma anche nell'infinitamente piccolo.


Ho detto loro che a questo numero, così particolare e importante per la matematica, i matematici hanno deciso di dare un nome: π, che è anche il nome di una lettera dell'antico alfabeto greco.

Ho parlato allora brevemente di Archimede, l'uomo che 2200 anni fa trovò questo numero, ed abbiamo preparato una medaglia per festeggiare questa giornata: l'attività di laboratorio è proseguita, ispirata dal libro di Anna Cerasoli "Tutti in festa con Pi Greco", con la trasformazione delle prime 25 cifre di Pi greco in colori per creare un variopinto quadro.



In una classe abbiamo avuto un po' di tempo anche per ascoltare come le cifre di Pi greco si potessero trasformare in una melodia invece che in colori come avevamo fatto noi.

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