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L'unità didattica per la giornata della memoria

Una giornata per ricordare che tanti anni fa, durante la seconda guerra mondiale, milioni di uomini, donne e bambini sono stati perseguitati con le leggi razziali e poi strappati alla loro vita e portati nei lager da dove, solo in pochi sono tornati. E’ un pezzo agghiacciante della nostra storia ed è importante non dimenticarla.
Perché ricordare una storia tanto triste?
Col passare degli anni le persone che hanno vissuto quella terribile esperienza non potranno più raccontarla e noi potremmo dimenticarla. Invece, la memoria delle terribili storie, ci deve aiutare a costruire un futuro migliore. Un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più!

La Vita è Bella (1997) - Manifesto della razza



Lezione dialogica: il grande gruppo si confronta con ciò che già conosce (brainstorming),
cerca di collocare i fatti sulla linea del tempo, individua nella famiglia parenti che potrebbero aver vissuto quel periodo.
Si passa alla narrazione
evitando la rappresentazione realistica dell’orrore.
Si utilizzano rappresentazioni mediate, offerte da storie con delicati disegni animati, si utilizza la bellezza poetica che trasforma la tragedia in dolce canto, evitando i resoconti troppo analitici e raccapriccianti, il racconto di eventi, che possano essere troppo persecutori, adeguando le proposte alle possibilità di comprensione e di empatia dei bambini.
Autore Giuliano Parodi, musiche "Song without words" e' di F. Mendelson.

PAOLO CAPODACQUA PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA. (Storiedinote) Disegni di Enzo De Giorgi

Dopo ognuna delle due animazioni i bambini restano in un silenzio carico di emozione e allora a fatica si rompe il silenzio chiedendo loro ciò che pensano della storia animata, della canzone ascoltata.
Ci soffermiamo sulle parole del canto "I nidi degli uccelli "

"E per voi che restaste a guardare
ignorandoci senza riguardo
e per voi che ora osate negare
vi si appunti nel petto il mio sguardo"

A chi si rivolge? Ci soffermiamo su quanti non hanno capito, quanti hanno fatto finta di non capire quello che stava accadendo e sull'importanza di non ripetere quell'errore.

Così si ricordano tutti coloro che invece non hanno chiuso gli occhi e, a costo di mettere a rischio la loro vita, hanno salvato molte persone o anche una sola (sarà il percorso per il prossimo anno, quando saranno più grandi).
Passiamo a rivolgere la nostra attenzione ad un film che qualcuno ha visto, "La vita è bella", che presenta con più leggerezza il tema e ci offre l'occasione anche per ridere della geniale trovata del papà Guido per far vivere a suo figlio, come un gioco, l'orrore del campo di concentramento.

La vita è bella (Benigni traduce a modo suo l'ufficiale tedesco)


Buongiorno principessa!


In fase di brainstorming qualcuno aveva nominato Anne Frank e il suo famoso diario.
Cerchiamo di conoscere un po' meglio la sua storia e visitiamo virtualmente il rifugio, ora museo, dove ha trascorso tanti giorni a scrivere le ormai famose pagine.

Clicca su APPROFONDIMENTO

Dalle pagine del suo diario torna il richiamo alle persone che hanno salvato altre persone.
(Clicca sull'immagine per leggere)

Tour guidato


Tour libero


I bambini si mettono a disegnare, qualcuno scrive qualche messaggio
"A voi che avete salvato persone, avete fatto un gesto molto gentile perché avete rischiato di morire"

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