L’orientamento geografico

Una mappa per studiare

da “Il paradiso delle mappe”

http://paradisodellemappe.blogspot.com

È opportuno muovere dalle conoscenze e competenze già possedute dai bambini, effettuandone una specifica verifica, accertare se tutti i bambini hanno osservato che il sole sorge sempre da una certa parte dell’orizzonte. Metodologicamente risulta opportuno creare delle situazioni nelle quali si pone la necessità di orientarsi. L’esercizio classico, estremamente significativo è quello di Emilio di J.J.Rousseau che, sperduto nel bosco, si impegna a ritrovare la via del ritorno a casa. 

Si possono creare situazioni del genere sia in contesti ambientali urbani che rurali, mettendo i bambini nella condizione di non riuscire più a ritrovare la strada del ritorno. Le situazioni possono essere create anche artificialmente, Così come per dire davanti o dietro occorre assumere un punto di riferimento, anche per orientarsi mediante i punti cardinali occorre precisare un punto di riferimento, che per convenzione è il punto cardinale NORD. Per individuare il NORD gli alunni possono essere guidati a individuare preventivamente l’ORIENTE (EST), che nell’emisfero boreale resta a sinistra per chi si pone con le spalle al NORD, mentre l’OVEST resta a destra ed il SUD davanti. Mentre gli uomini primitivi disponevano solo del sole che sorge (Oriente) per orientarsi (orizzontarsi) e della stella polare per individuare il Nord, oggi noi disponiamo della bussola checi indica il NORD. È pertanto estremamente opportuno che gli alunni compiano numerose esperienze di orientamento locale in base a questi dati, di orientamento con il punto cardinale EST ovvero ORIENTE (ove sorge il sole) e con la stella polare (NORD), prima di passare all’utilizzazione della bussola, che peraltro è opportuno far costruire per comprenderne meglio la struttura.

http://www.rivistadidattica.com/unita_apprendimento/scuolaprimaria27.htm
 

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Minibook L’ORIENTAMENTO di Angela Fanara